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lunedì 24 giugno 2013

Il posto dei tulipani neri

Tulipano nero
Dunque, il comune perde circa la metà dei ricorsi contro gli accertamenti riguardanti l’imposta ICI “dovuta, non denunciata e non versata” relativa alle aree pertinenziali edificabili. Ricorrono e vincono in prevalenza i pezzi grossi (leggi: i Lanari), o le imprese rilevanti (leggi: SIRA, società che gestisce il Ritz); non la gente semplice che ha una piccola casa con giardino1

La quale gente in realtà non ci pensa nemmeno a fare ricorso, perché tante sono le difficoltà che dovrebbe affrontare, tra spese, perdita dello sconto al 50% riservato a chi aderisce all’accertamento2, interessi maturati e pagamento dei legali. Non è detto, perciò, che, mancando il ricorso, ci sia riconoscimento della pretesa impositiva e non invece, pantografata, quella metà dei casi in cui il torto del Comune si è palesato a seguito delle sentenze della Commissione Tributaria Provinciale.

sabato 25 maggio 2013

GENIO e DEREGULESCION

Su due sentenze opposte a proposito di perequazione edilizia.  Atto dovuto o prevalenza dell’interesse pubblico? Ogni regione ha la sua religione


EdiliziaParlavamo di diritti edificatori e della loro difficile tracciabilità giuridica. In particolare abbiamo visto le difficoltà dei giudici dei Tribunali Amministrativi nell’assegnare una rilevanza a una locuzione quale è quella di “diritto edificatorio” (i corsivi sono miei, le parole loro). Qual’era la fonte giuridica di questi diritti? La Costituzione? Le leggi dello Stato? Le Regioni? I Comuni? I Piani di Gestione del Territorio? Gli Accordi di programma? Una specifica vocazione dei luoghi all’edificabilità? I cittadini stessi la cui proprietà è dotata di potenzialità edificatoria?

mercoledì 6 febbraio 2013

Dopo la finanza, è la volta del diritto creativo

Un contributo di opinione al forum sulle energie urbane in tema di certezza del diritto edificatorio

Vorrei pregarvi di leggere attentamente il brano che segue:
"Appare necessario, in via preliminare, enucleare l'ambito tematico della relazione, anche al fine di chiarire la locuzione di diritto edificatorio, che, come meglio emergerà nel prosieguo, ha il pregio della sintesi, ma richiede in realtà delle specificazioni dal punto di vista contenutistico e definitorio. Il diritto edificatorio, in prima approssimazione, descrive la capacità edificatoria, espressa in termini di valore edificabile, ed evoca in sé la possibilità di circolazione, di commercio, di scambio, e, per estensione, di mercato".
Quello che avete letto è l'incipit della relazione tenuta da Stefano Fantini, magistrato del TAR, al corso di formazione dei magistrati amministrativi, avente per titolo "Profili pubblicistici dei diritti edificatori". Il corso si è tenuto a Roma, presso la Scuola Superiore del Ministero degli Interni, il 3 e 4 ottobre 2011.